Lo sviluppo del business sul web ha portato con sé anche un vocabolario di nuovi termini fra i quali spicca la SEO. Acronimo di Search Engine Optimization, è l’arte di riuscire a far emergere un sito dall’immensità della rete, posizionandolo fra i primi risultati di ricerca.
A fare questa magia è il consulente SEO, ovvero l’esperto dei tanti meccanismi che permettono a un sito di farsi trovare da Google. E’ facile capire che è una delle figure professionali al momento più richieste.
Il consulente SEO lavora molto spesso all’interno di una agenzia di comunicazioni, ma non è detto che ne sia dipendente. Anzi esercitare come libero professionista con una propria partita Iva permette anche di collaborare con più agenzie o di avere più clienti personali.
Requisiti per diventare consulente SEO
Non esiste una scuola per avere il titolo di consulente SEO. Certamente, seguire dei corsi può insegnare molto, oltre a dare attestati da inserire nel curriculum. Dovete anche crearvi un bagaglio di conoscenze legate agli strumenti tecnici del mestiere; dal linguaggio HTML ai meccanismi dei motori di ricerca; dalle basi della web design al funzionamento di Google Adwords o Google Analytics.
Riuscire a fare stage o tirocinio presso agenzie di comunicazione è un buon punto di partenza; le competenze acquisite sul campo sono le più importanti. Soprattutto, ricordate che non potete mai smettere di aggiornarvi. Se questo è un concetto valido per qualsiasi professione, a maggior ragione, lo è per un mondo in così rapida trasformazione come il web.
Stipendio medio del consulente SEO
Dare una cifra precisa sul possibile stipendio di uno SEO specialist non è facile, perché dipende da diversi fattori. Il primo, ovviamente, è l’esperienza; poi contano le capacità personali, se si lavora in team o da soli, la tipologia di cliente cui ci si rivolge.
Per dare qualche cifra, la media di retribuzione per un SEO specialist in Italia è di 33mila euro all’anno. Una figura Junior che lavora stabilmente parte solitamente da un retribuzione intorno ai 23mila euro, mentre un Senior arriva facilmente a superare i 38mila.
Ma come per ogni libero professionista, c’è sempre la possibilità di crescere, farsi notare e diventare una “testa di serie”: i consulenti SEO più ricercati possono arrivare a guadagnare all’anno più di 72mila euro.
Opportunità di lavoro in ambito SEO
Qui davvero si spazia in un campo vastissimo, quasi quanto lo è il web. Proprio per questo, la parola d’ordine è specializzazione. Se volete emergere, il modo migliore è quello di delineare con precisione il vostro settore di azione; potrebbe essere l’indicizzazione di e-commerce, oppure aumentare la visibilità di un blog.
In questo modo, sarà più facile presentare la vostra figura professionale. Le Agenzie di comunicazione non sono tutte uguali; rivolgetevi a quelle che si occupano di quegli ambiti in cui siete esperti.
E’ anche possibile lavorare in proprio, presentandosi ad aziende o professionisti che hanno bisogno di un buon consulente SEO. E proprio qui, scegliere un target di riferimento può davvero fare la differenza. Potreste divenire esperti nell’indicizzare siti di studi di avvocato, oppure di aziende che operano nel settore green. Trovati i primi clienti, potrete sfruttare il passaparola.
Naturalmente, dovrete avere un vostro sito, ben indicizzato. Ma quello, è il vostro lavoro.
La crescita delle professioni digitali
Essere un professionista nel proprio settore è una grande opportunità. Regala l’invidiabile possibilità di fare ciò che si ama e per cui si è portati. Le professioni digitali, fra le quali il consulente SEO, permettono proprio questa libertà di azione e di realizzazione personale.
Se è la strada che volete seguire, aprire la partita Iva è uno dei primi passi da compiere. Probabilmente non è il vostro campo d’azione, e magari la gestione degli aspetti fiscali vi preoccupa. Affidatevi a esperti del settore come Fiscozen, nata proprio per i giovani imprenditori di se stessi. Troverete consulenti capaci di capire le vostre necessità, comprese quelle di tipo economico; la società offre abbonamenti a prezzi competitivi che raggruppano diversi servizi.
Aprire la partita Iva non è solo un atto formale: vuole dire annunciare di essere un imprenditore che vende i propri servizi a dei clienti. E vi darà la possibilità di cogliere più opportunità con il giusto inquadramento fiscale.