I vantaggi di una donazione: per sé e per gli altri

Da un punto di vista strettamente normativo, la donazione consiste in un atto giuridico che è disciplinato dal Codice Civile, in base al quale si attribuisce in maniera volontaria a un soggetto terzo un patrimonio o un bene. Affinché essa sia efficace, occorre firmare un contratto che deve adattarsi a requisiti ben precisi. Esistono varie tipologie di donazioni a cui si può fare riferimento: per esempio un genitore potrebbe donare la casa al proprio figlio, oppure un nonno potrebbe donare un terreno al proprio nipote. Ci sono, poi, le donazioni che le aziende e i privati possono effettuare a beneficio di organizzazioni non governative, onlus, istituti di cura e istituti di ricerca: in tali eventualità si può anche usufruire di agevolazioni di carattere fiscale interessanti. Se vuoi sapere a quale organizzazione puoi effettuare una donazione, ti basta cliccare qui.

Le caratteristiche della donazione

Il dono può essere considerato come il luogo della libertà, ma su un piano strettamente giuridico – e al di là delle implicazioni emotive, filosofiche e poetiche – un tratto distintivo della donazione è rappresentato dall’intenzionalità di tutte e due le parti coinvolte. In sostanza, non è possibile effettuare una donazione a un soggetto che non ha intenzione di riceverla. È proprio per questo motivo che il contratto di donazione deve essere sottoscritto da entrambi gli attori.

Un vero e proprio contratto

È utile ricordare che secondo il Codice Civile – articolo 769, per essere precisi – la donazione consiste in un contratto attraverso cui una parte arricchisce un’altra parte per spirito di liberalità, assumendo nei suoi confronti un’obbligazione o disponendo di un diritto a favore della stessa. Quando si parla di spirito di liberalità si fa riferimento al carattere volontario del donare, che è un’azione che prevede di privarsi di un bene in assenza di qualunque altro scopo.

L’obbligazione

Un altro aspetto di fondamentale importanza è l’arricchimento del soggetto che riceve i beni che vengono donati, il cosiddetto donatario. Le due parti sono legate da un atto giuridico che viene denominato obbligazione. Poiché non ci può essere donazione senza un contatto, affinché la stessa si concretizzi occorre un notaio per atto pubblico, ricordando che la firma deve avvenire in presenza di due testimoni.

Donazione: da chi può essere effettuata

Tutti hanno la possibilità di sottoscrivere una donazione, eccezion fatta per i soggetti che non possiedono la piena capacità di disporre del proprio patrimonio e dei propri beni. Si può annullare una donazione che venga effettuata da un soggetto non in grado di intendere e di volere, in occasione della firma del contratto, non solo su istanza del donante, ma anche degli aventi causa o dei suoi eredi. Le donazioni possono essere eseguite da inabilitati e minori unicamente in occasione di convenzioni matrimoniali. La donazione è una possibilità concessa anche alle persone giuridiche, ma a condizione che il loro atto costitutivo o il loro statuto riconosca tale opzione.

Che cosa donare

Tutto può essere donato: o, per essere più precisi, tutto ciò che rientra nel patrimonio di chi effettua la donazione. La donazione è nulla, invece, in riferimento a un bene futuro, così come non è possibile donare beni altrui. Ci sono vari tipi di donazione: per esempio la donazione rimuneratoria pone in risalto il comportamento di chi riceve la donazione, al punto che il donatore viene indotto all’attribuzione patrimoniale. Ci sono anche le donazioni obnuziali, che sono quelle che coinvolgono due sposi, e le donazioni condizionate, che – come il loro nome lascia intuire – sono legate a una specifica condizione.