Mandato professionale, cosa c’è da sapere?

Sempre più spesso professionisti e aziende necessitano di esternalizzare specifici servizi e attività, per non sovraccaricare troppo la struttura organizzativa interna e abbattere anche i costi di gestione, snellendo al contempo i processi.

Uno degli strumenti giuridici più utilizzati, in queste circostanze, è il mandato professionale, un vero e proprio affidamento di incarico a un professionista esterno da parte di un mandante.

Di solito, questi incarichi vengono svolti da parte di commercialisti, avvocati, consulenti del lavoro o professionisti iscritti a un Ordine, in generale, sulla base di un mandato, appunto ricevuto da parte di un privato o un’azienda.

Accade nel momento in cui, ad esempio, si vuole affidare la gestione della contabilità o una pratica legale per cui è necessaria la consulenza di un professionista o ancora la gestione dei pagamenti o delle assunzioni dei dipendenti di un’impresa.

Magari viene utilizzato da parte di piccole aziende e microaziende poco strutturate, che non reputano necessario internalizzare certi sevizi, considerata la limitata mole di lavoro, e preferiscono esternalizzarli dando, dunque, apposito mandato al professionista specializzato.

Allo stesso tempo, però, anche un normale cittadino può affidare mandato ad un professionista per gestire, ad esempio, la dichiarazione dei redditi piuttosto che una causa civile in cui è coinvolto.

Trattandosi quindi di uno strumento molto diffuso, cerchiamo di capire più da vicino cos’è e come avviene la gestione mandato professionale.

 

Cos’è un mandato professionale

Il mandato professionale è un contratto a tutti gli effetti, in cui il mandante, la persona che conferisce il mandato, assegna lo svolgimento di specifici incarichi nel suo interesse, al mandatario, il professionista incaricato.

Generalmente il mandato è un atto in cui il mandatario agisce per conto del mandante, nell’espletamento di specifiche funzioni o adempimenti che tutelano l’interesse di quest’ultimo. Come già citato, è il caso dell’avvocato che difende un suo cliente in tribunale, o il commercialista che si occupa della dichiarazione dei redditi di un privato e di tutti gli obblighi contabili di un’impresa, ma anche di un consulente del lavoro che prende in carico la gestione dei rapporti con il personale da parte di un’impresa.

Il contratto tra le parti non deve essere necessariamente in forma scritta, basta semplicemente un accordo che prevede il coinvolgimento di entrambi i soggetti e la reciproca accettazione, a meno che non sia la legge a prevedere la stesura di un contratto scritto, per l’espletamento di precisi incarichi.

Come tutti gli incarichi, anche questa forma di contratto è a titolo oneroso, prevede cioè il pagamento di una parcella dietro prestazione professionale.

 

Come gestire un mandato professionale

Tante volte i professionisti, proprio perché ricevono specifico mandato da più clienti, possono incontrare qualche difficoltà nel mantenere sotto controllo l’avanzamento dei lavori.

In queste circostanze, può tornare utile stilare una scaletta organizzativa interna, con aggiornamenti periodici sull’avanzamento del lavoro, utili da riferire anche al cliente/mandante.

Certamente un ottimo assist può giungere da software gestionali, in cui inserire il workflow e tenere monitorate le attività di tutti i clienti, con le relative scadenze, man mano che il lavoro per ognuno di loro viene espletato.